A circa cinque mesi dal suo arrivo, di Samsung Galaxy Note 9 si sta parlando già molto. Oggi spunta un primo benchmark sulla nota piattaforma GeekBench che comincia a rivelare alcune caratteristiche “basilari” del futuro top di gamma dell’azienda coreana.
Prima di tutto, però, ecco i risultati: il presunto Samsung Galaxy Note 9 (non si è trattato di un test ufficiale ma il nome in codice, SM-N960U, non lascia spazio a dubbi) fa registrare 2190 punti in single core e 8806 in multi-core. Punteggi altissimi, ovviamente spinti dalla presenza a bordo dello Snapdragon 845.
Il processore Qualcomm sarà accompagnato nell’occasione da 6 GB di memoria RAM (vedremo se Samsung opterà anche per una seconda opzione da 8 GB), mentre sul device analizzato era installato Android Oreo 8.1, ultima release stabile del sistema operativo. C’è da considerare, comunque, che entro settembre potrebbe già essere stato rilasciato Android P, atteso nella sua prima beta pubblica a giugno ma che già è in circolazione sotto forma di developer preview.
La presenza dello Snapdragon 845, inoltre, ovviamente fa pensare che il device analizzato sia poi destinato al mercato nordamericano; come da tradizione, in Europa toccherà al suo equivalente, in questo caso l’Exynos 9810 che sembra non stia convincendo del tutto sul Galaxy S9, sia per prestazioni che per gestione dei consumi.