Nuovo aggiornamento Google, blocco login da smartphone non certificati

Il motore di ricerca open source ha introdotto un meccanismo di blocco delle GApps  sui dispositivi Android senza certificazione, salvando gli utenti di ROM personalizzate.

Google blocca account Gmail e Play Store

Aria di primavera anche per Google: si sa che il motore di ricerca che si appoggia al sistema operativo Android è open source e che i produttori, come gli utenti più esperti, hanno la possibilità di personalizzare il software a loro gusto e secondo specifiche esigenze. Tuttavia, poteva capitare che alcuni dispositivi Android fossero, dal punto di vista del software, l’uno diverso dall’altro. Ed è per questa ragione che l’azienda di Mountain Views ha voluto fortemente introdurre una specie di meccanismo che ha la specifica funzione di bloccare le GApps su dispositivi non dotati di certificazione ufficiali, ma salvando, per così dire, chi ha personalizzato la ROM.

Blocco Google, le regole CDD

I produttori, da ora in poi, dovranno seguire un insieme di regole denominate CDD, acronimo che significa Compatibility Definition Document. L’azienda ha deliberatamente sfruttato la sua suite di app e servizi, sempre più popolari, dalle applicazioni di utilità passando per i giochi e piattaforme Forex: clicca qui per una guida al trading online. In poche parole, i produttori che non supereranno il Compatibility Test Suite non saranno autorizzati a detenere le app Google sui loro device, specialmente quelle principali: Play Store, GMail e Google Maps. Solamente i dispositivi che supereranno il CTS saranno idonei a detenere l’universo infinito delle app Google. Precedentemente a questa decisione, infatti, era possibile per i device non certificati fare ampio uso delle app di Google, denominate nello specifico GApps, ma con il nuovo aggiornamento, c’è una sorta di blocco di questa possibilità, anche se non per tutti.

Come risolvere il problema

Infatti, gli utenti che detengono device con sistema operativo Android e ROM personalizzate, possono usare le GApps mediante qualche stratagemma escogitato da sviluppatori ed esperti hacker. Ance se la fonte di questa news, xda-developers, sembra aver reperito queste delicatissime informazioni da un messaggio anonimo che, pare, sia stato rilasciato da un lavoratore di un’azienda produttrice di cellulari Android, in molti ci stanno credendo, anche se all’inizio sembrava la classica fake news. Secondo questa persona ben informata, Google sta già bloccando i nuovi firmware di accesso alle sue app dal 16 marzo 2018 e le regole CDD dovrebbero essere valide da questa data, quindi i software a partire da questo giorno fatidico saranno interessati da queste modifiche, ma non è certo stato un fulmine a ciel sereno per i produttori. Pare infatti che l’azienda avesse già più volte informato i diretti interessati, e si parla di quasi un anno di avvisi e raccomandazioni. Non per nulla, alcuni utenti hanno riscontrato dei problemi proprio con le app, ma che sembrava risolvibile ripulendo i dati di Google Play Service. Ora, invece, tale trucchetto non funziona più e no si può più aggirare il problema. Inoltre, a riprova che tutto ciò non è certo una bufala, nei forum e nei social, Twitter in particolare, sta comparendo il messaggio inviato dall’azienda ai dispositivi non certificati, ovvero Device is not certified by Google quando si prova ad accedere alle varie app. Qualora qualche utente si è visto raggiunto da questo messaggio, non deve fare altro che mettersi in contatto col produttore, al fine di procedere al processo di certificazione.