Vpn, a cosa servono e come sceglierle?

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Quando si naviga online, soprattutto se si sceglie di visitare siti particolarmente delicati e in cui è necessario prendere in considerazione la salvaguardia dei propri dati personali, è opportuno cercare di essere sicuri in ogni momento, attraverso tutte le misure che possono essere prese in esame e che possano assicurare una salvaguardia dei propri dati e di tutte le informazioni che, altrimenti, potrebbero essere diffuse in modo pericoloso. Un esempio piuttosto chiaro di questi siti che potrebbero mettere a rischio i propri dati è quello delle piattaforme di scommesse online o casinò online che non rispondono a regole imposte dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato: questi siti, che – non essendo ufficiali – non rispondono alle regole e alle norme di altre piattaforme (come Slotmachineaams.it), potrebbero trarre in inganno i loro clienti e mettere a rischio i loro dati sensibili. 

Per questo motivo, per giungere alla salvaguardia completa di tutti i propri dati personali e che riguardano la navigazione corretta su tutte le diverse piattaforme web, potrebbe essere necessario servirsi delle cosiddette VPN (Virtual Private Network). Ma che cosa sono e come sceglierle? Ecco tutto ciò che c’è da sapere in merito.

VPN: che cosa sono?

Le VPN, la cui sigla identifica quella che è chiamata Virtual Private Network, è una rete privata virtuale, che garantisce – a tutti coloro che la utilizzano – anonimato, gestione della privacy e, ovviamente, tutta la sicurezza possibile quando si naviga su siti particolari o su piattaforme specifiche che potrebbero mettere a rischio i propri dati sensibili, come dati personali, economici, bancari e tanto altro ancora. La sicurezza in questione è garantita attraverso il cosiddetto “tunnel VPN”, un canale di comunicazione privato e creato da un’infrastruttura di rete pubblica. 

Al fine di comprendere tutti i meccanismi che portano alla comprensione del funzionamento delle reti VPN, bisogna comprendere le dinamiche strutturali che si pongono alla base delle Virtual Private Network stesse. Il servizio di rete in questione, nello specifico e nei termini più semplici possibili, permette di navigare in sicurezza su Internet, attraverso una navigazione criptata che tenda a proteggere la propria identità online. Dal punto di vista prettamente tecnico, una VPN è considerabile come un’estensione geografica della LAN, quella naturale rete locale privata che permette di tenere collegati siti di aziende che sono collegate tra di loro dal punto di vista geografico, ed essendo accomunate da una certa vicinanza che può garantire sicurezza. In termini ancor più semplici, è come se – a partire da questo basico funzionamento – si estendesse geograficamente la privacy e la sicurezza degli individui attraverso tutta la possibile salvaguardia che può essere presa in considerazione. 

Ciò è possibile attraverso quella che viene definita come una procedura diinstradamento dei pacchetti di dati tramite il protocollo IP”, che permette un’estensione in scala tale da garantire quella sicurezza condivisa per tutti i singoli utenti, nonostante l’aggancio ad una infrastruttura pubblica. 

Quanti tipi di VPN esistono? 

Il funzionamento delle VPN permette di comprendere più nello specifico quale sia il tipo di connessione privata e sicura che vuole essere scelta per la propria organizzazione e per le tipologie di connessione private che vogliono essere effettuate. Nello specifico, esistono due tipologie differenti di Virtual Private Network, le VPN ad accesso remoto e le reti site-to-site:

  • Le connessioni VPN ad accesso remoto permettono agli utenti di accedere ad un server attraverso una rete privata, grazie al tramite della rete di Internet che può essere funzionale alla realizzazione di alcune attività nello specifico, come quelle di smart-working. Il collegamento comunicativo che viene messo in atto attraverso le connessioni ad accesso remoto avviene attraverso la comunicazione tra un PC client VPN e un server aziendale. 
  • Le connessioni VPN attraverso reti site-to-site sono strutturalmente più complesse, e si articolano attraverso definizioni più complesse rispetto al primo tipo di connessione attraverso Virtual Private Network. Si tratta di una connessione che viene utilizzata in assenza di una disposizione geografica di tutti gli elementi all’interno dello stesso ambiente, ad esempio nel caso in cui uffici siano dislocati o qualora ci si ritrovi in un contatto tra organizzazioni. Le queste reti site-to-site possono essere, a loro volta, divise in due sottogruppi (Intranet, nel caso in cui si uniscano più reti della stessa azienda, ed Extranet, quando il contatto avviene anche con componenti esterne all’organizzazione);

Sulla base delle due sopraccitate definizioni, è possibile operare un’ulteriore distinzione, che si utilizza nel definire le diverse forme di sicurezza ed affidabilità del circuito informatico. Nello specifico, si parla di:

  • Trusted: attraverso la presenza di un ISP (Internet Service Provider), le reti VPN Trusted riescono a garantire una cura ottimale della sicurezza attraverso circuiti e caratteristiche ben precise; la Trusted si basa sull’utilizzo di un indirizzo IP fisso, a cui viene applicato uno standard di sicurezza e una politica che possa portare a una salvaguardia delle informazioni;
  • Secure: la seconda tra le diverse tipologie di VPN che vengono prese in considerazione in questa sede garantisce un controllo della crittografia delle informazioni, fondamentale nella salvaguardia dei propri dati e garantita attraverso tunnel di nodi privati, che portano a rendere inaccessibili e sicuri i dati che viaggiano attraverso gli stessi;
  • Hybrid: si tratta, come suggerisce il nome stesso della tipologia di VPN, di un ibrido, di una componente mista che viene dettata dalle caratteristiche che sono state prese precedentemente in considerazione. Le Hybrid sono adottate da quelle aziende che hanno bisogno della sicurezza di una Secure VPN e di una cura della propria privacy attraverso una Trusted VPN.