Tra circa 3 mesi dovrebbe arrivare OnePlus 6, il prossimo top di gamma dell’azienda cinese chiamato a ripetere gli ottimi risultati dei due predecessori nel 2017, il 5 e il 5T. Se ne sta parlando molto anche per via di quella che potrebbe essere una scelta molto discussa: proporre il tanto “odiato” notch divenuto famoso con iPhone X.
Prima di addentrarci nella questione, è utile rimarcare quello che di fatto è il primo benchmark effettuato su OnePlus 6. L’immagine che vi proponiamo in basso è eloquente: lo Snapdragon 845 che monterà lo smartphone si fa già sentire, contribuendo in modo determinante ad ottenere i 275610 punti che di fatto sono un record sulla piattaforma AnTuTu.
Se dal punto di vista delle prestazioni, insomma, dovremmo andare sul sicuro, la tacca di cui parlavamo in precedenza spegne un po’ gli entusiasmi. La schermata in basso è un ulteriore indizio sull’effettiva presenza del notch. Al di là della strana posizione, a sinistra in alto, dell’orologio (potrebbe dipendere da HydrogenOS che è la versione cinese di OxygenOS), colpisce prima di tutto il rapporto di forma”allungato”, pari a 19:9, tipico degli smartphone con questa componente.
Anche i tre puntini che accompagnano le icone piazzate a destra, nella barra di stato, sono un segno inequivocabile: indicano senz’altro le “icone nascoste”, non visibili proprio per la pressoché certa presenza del notch nella parte centrale. Un rischio calcolato questo di OnePlus 6?