E’ di certo uno degli smartphone di punta di questa prima metà di 2017 (ne abbiamo ampiamente parlato la settimana scorsa, qui troverete alcuni articoli) ma di Xiaomi Mi 6 si sta parlando nelle ultime ore soprattutto per i problemi di disponibilità che ne hanno inevitabilmente compromesso (almeno per ora) la distribuzione.
Ad oggi, infatti, è davvero un’impresa poter acquistare il flagship dell’azienda cinese (senza dover aspettare un mese per la consegna), protagonista di alcune vendite flash su degli store online ma comunque contraddistinto da scarsa disponibilità un po’ dovunque. Oggi è arrivata un’indiscrezione direttamente dall’interno di Xiaomi che prova a spiegare il perché di questi ritardi.
Sostanzialmente i motivi sono due, entrambi legati alla catena di produzione. Il primo riguarda il corpo in ceramica del device: la procedura per la perfetta rifinitura della scocca è risultata più lenta e difficoltosa del previsto, tanto che due varianti dello Xiaomi Mi 6 (bianco e blu) ad oggi sono disponibili solo in pre-ordine e non è chiaro quando avverrà il lancio ufficiale.
L’altra questione riguarda il processore Snapdragon 835: Qualcomm ha dovuto accontentare la richiesta monstre di Samsung per il suo Galaxy S8, finendo inevitabilmente per penalizzare gli altri device che cominciano a montare il chip. Chip che, tra l’altro, a sua volta avrebbe subito dei rallentamenti nella produzione per la difficoltà a concentrare tutto in 10 nanometri.