Era il momento più atteso della WWDC 2015, le voci circolavano da qualche settimana: la Mela ha presentato Apple Music, il servizio di streaming musicale che si propone di diventare leader di un mercato che Cupertino definisce “ancora confuso” e che vede al momento Spotify e Google Play Music primeggiare. Ne è passato di tempo per perfezionare un prodotto che, diciamolo subito, nonostante le più che buone promesse non sembra in grado di rivoluzionare il mercato come in passato altri prodotti firmati Apple. E’ utile però capire quali siano le caratteristiche principali di Apple Music che, come annunciato da Cupertino, cercherà di essere un prodotto completo e – soprattutto – “umanizzato”. Vediamo meglio di cosa si tratta.
LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DI APPLE MUSIC
1- IL PREZZO
Si sono rivelate prive di fondamento le previsioni che volevano il servizio di streaming musicale di Apple praticamente a prezzi stracciati. Niente 5 dollari al mese, il prezzo è in linea con la concorrenza: 9,99 dollari, con tre mesi di prova gratuita, 120 dollari all’anno. Cifre che sì corrispondono all’acquisto di un album ogni 30 giorni, come ha sottolineato Eddy Cue, ma che non sono di certo un plus per Apple Music. Le tariffe sono per ora ufficiali solo negli Stati Uniti (nei quali il servizio partirà dal prossimo 30 giugno), ma non dovrebbero discostarsi di molto anche nel resto del mondo. Più interessante l’abbonamento “familiare”, simile a quello che offre già Spotify ma molto più economico in questo caso: con 14,99 dollari sarà possibile utilizzare fino a 6 account, a patto che sia attivo il servizio iCloud Family Sharing.
LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DI APPLE MUSIC
2- LE FUNZIONI FREE
Piuttosto scarna l’offerta free, punto che peraltro era preventivabile considerato che Cupertino non ha mai puntato con decisione sull’advertising. Chi possiede un ID Apple potrà così usufruire di tutte le funzioni social per un canale diretto con gli artisti, più l’ascolto gratuito della stazione radio Beats 1. Ed ecco che entra in scena l’aspetto che più è stato sottolineato durante la presentazione, l’umanizzazione del servizio. Se Beats 1 sarà una vera e propria radio attiva 24 ore al giorno e sulla quale saranno passati i brani scelti da DJ e artisti, le playlist basate sui generi (dati per “morti” da Spotify”) saranno curate da persone in carne ed ossa e non solamente da freddi algoritmi come ad esempio il “flow” di Deezer.
LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DI APPLE MUSIC
3- APP NATIVA SU ANDROID
E’ questa la svolta più importante che porta con sé Apple Music. Cupertino abbandona in questo caso il proprio microcosmo a caccia della sterminata utenza che può avere il nuovo servizio di streaming musicale. Vedremo quale sarà la risposta degli “androidiani”, ai quali dovranno però essere forniti ulteriori dettagli (ad esempio il bitrate dei brani) che non sono stati annunciati durante la presentazione. Di certo Apple, che da sempre conta sulla “simpatia” di diverse etichette discografiche, punterà in futuro sulle esclusive, ma al momento è come parlare di aria fritta. Se l’accoglienza dei competitors si è rivelata piuttosto sarcastica, resta da capire quale sarà l’impatto di Apple Music sul mercato, già a partire dalla fine di giugno.
https://www.youtube.com/watch?v=Y1zs0uHHoSw